Francesco, santo e poeta

Figlio di Pietro di Bernardone, agiato mercante, e di monna Pica Bourlemont appartenente alla nobiltà provenzale, nacque ad Assisi nel 1182 e lo chiamarono Giovanni, ma fu soprannominato Franzesco (figlio della francese) in omaggio a sua madre. Ebbe un fratello, Angelo, di cui non si sa nulla, e visse la tipica giovinezza del ragazzo ricco, viveur e un po’ discolo. Prese parte alle guerre tra guelfi (sostenitori del Papa) e ghibellini (sostenitori dell’ Imperatore) e passò più di un anno nel carcere militare di Perugia, finché il padre riuscì a riscattarlo per denaro.

D.D. Dante Day

Scrive Gianfranco Contini in ‘Leggere Dante’, prefazione alla edizione di Vittorio Sermonti della Commedia (RCS Rizzoli Libri, Milano 1988): “La parola ‘dantista’ la udii la prima volta nella mia infanzia” e conclude che “la nostra guida d’oggi [Sermonti] ha il vantaggio di non appartenere ad alcuna setta di dantologi”.

Dante e la Fede.

Ho avuto più volte la fortuna di parlare di fede con persone che professano l’ateismo. Di uno in particolare mi ha stupito la razionalità e la sicurezza : il grande giornalista Mimmo Candito, marito di mia cugina Marinella Venegoni, era assolutamente certo della assenza di Dio.