Nuova luce sulla sorte dei coraggiosi fratelli Vivaldi da un inedito manoscritto medievale: furono loro i primi a circumnavigare l’Africa

La spedizione dei navigatori genovesi Vadino e Ugolino Vivaldi ha rappresentato un episodio mitico e ammantato di grande mistero, intrapresa nella primavera dell’anno 1291 con l’intento transoceanico di raggiungere le Indie attraverso la circumnavigazione dell’Africa. La notizia dell’impresa di viaggio dei fratelli Vivaldi ci era giunta, fino ad oggi, soltanto attraverso gli Annales di Genova scritti dal cronista Jacopo Doria,articolata nel seguente passo:

Riscrivere la storia: il “Nuovo Mondo” e l’ “era   moderna” iniziano con la riscoperta dell’Arcipelago Canario da parte di Lanzarotto Malocello

In tutti i nostri convegni sulla riscoperta delle Isole Canarie ho sempre sostenuto che un capitolo della storia va riscritto: l’inizio dell’età moderna e del “Nuovo Mondo” va fatto risalire al 1312 (anno della riscoperta delle Isole Canarie), cioè al 180 anni prima del 1492 (anno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo e data di riferimento ai giorni nostri per segnare la fine del Medioevo e l’inizio dell’età moderna).

Andar per mare…quinta puntata.

Un angolo di rilievo tra i cartografi del medioevo lo dobbiamo dedicare al Carignano. Siamo intorno alla metà del XIII secolo quando nacque e lo si deve ricordare nella storia della cartografia in quanto ha compilato e firmato una carta che rappresenta le coste del Mediterraneo, del Baltico, del ma Nero, del mar d’Azov, le coste dell’Africa settentrionale e dell’Asia, ma anche l’interno dei territori con località, fiumi, monti.

Andar per mare… Quarta puntata. Pietro Vesconte

Continuiamo il nostro viaggio per mare attraverso le carte-portolano.
Vi avevo lasciato un po’ di tempo fa con la Carta Pisana, oggi riprendo il cammino.
Come ho detto nei precedenti articoli le carte-portolano erano strumenti soprattutto in uso tra i mercanti per la loro necessità di un porto sicuro e la loro sicurezza ed è per questo che la loro compilazione si diffuse molto presto.

Un monumento para el redescubridor de Lanzarote

Escribe el tinerfeño Antonio Rumeu de Armas, el que fuera director de la Real Academia de la Historia, Catedrático de Derecho y Filosofía y Letras y medalla de Alfonso X el Sabio, en las Primeras Jornadas Rubicenses, en Yaiza, (1998) que no se explica como Lanzarotto Malocello, el primer personaje histórico que se estableció en la isla, permaneciendo más de veinte años, aún no cuente con un monumento o reconocimiento público en Lanzarote, cuyo nombre, precisamente, procede del navegador y explorador genovés. Cuenta también el historiador y académico canario- español, que en la Biblioteca Nacional de Paris, se conoce a Lanzarotto Malocello, porque existe un mapa del cartógrafo mallorquín, Angelino Dulcerft, donde pinta por primera vez en el Atlántico, dos islas, la de Lanzarote y Fuerteventura, y las pinta, además con un detalle curiosísimo: el escudo de Génova. “La isla de Lanzarote aparece siempre pintada de plata con una cruz roja, característica del emblema heráldico de la región italiana de Génova”. Afirma también Rumeu de Armas, que Lanzarotto Malocello estuvo en las islas, con toda seguridad, en las primeras décadas del siglo XIV: “rompiendo así las tinieblas de un pasado prehistórico y señalando ya un hito en la historia de las Islas Canarias”. Fue el Papa romano Clemente VI quien tomó la importante decisión de crear el Principado de la Fortuna en las Islas Canarias, en 1344, por eso también se le denomina las “Islas Afortunadas”. El escritor español B. Bonnet afirma que no fue Jean de Bethencourt el primer descubridor-conquistador del archipiélago canario, sino Lancelot Maloisel (Lanzarotto Malocello) en 1312 y que construyó una fortaleza, donde existe el Castillo Guanapay (Santa Bárbara) en Teguise.