Origine e storia degli Ordini Cavallereschi. Dalle crociate all’epoca moderna.
di Alfonso Licata
I primi Ordini Cavallereschi apparvero nel contesto delle attività militari dell’Europa occidentale contro le nazioni non cristiane.
A partire dall’11° secolo, l’Europa occidentale entrò in una fase di espansione aggressiva, che la porto in conflitto con le popolazioni non cristiane su due fronti: la Spagna e il Medio Oriente. Queste guerre furono intraprese con una varietà di motivi, ma erano, almeno secondo alcuni aspetti, guerre di religione.
I primi ordini cavallereschi ereditarono questo duplice aspetto, religioso e militare. Erano associazioni di persone che si impegnavano a perseguire determinati obiettivi e svolgevano delle attività regolamentate. L’impegno di solito prese la forma di voti, e la regolamentazione delle attività prese la forma di una regola e una struttura istituzionale definita dagli statuti e gestita dagli ufficiali. I loro obiettivi erano sia la santificazione dei propri membri attraverso la loro devozione e le attività caritative, così come la partecipazione alla lotta contro gli “infedeli”, o la protezione dei pellegrini o, ancora, prendere attivamente parte alle operazioni militari difensive o offensive.
Molto è stato scritto sulle origini di queste nuove istituzioni, che devono essere viste nel contesto dell’XI secolo, quando i monaci e i chierici stavano cercando di stabilire un codice di condotta per la nuova classe professionale dei cavalieri trasformandoli in “soldati di Cristo”. Durante le Crociate, dove il fervore religioso era al suo apice, era naturale che queste componenti religiose e militari venissero inglobate in Ordini monastico-militari.
I primi Ordini cavallereschi del Medio Oriente vennero creati su iniziative private, come anche gli Ordini della penisola iberica, ad imitazione degli Ordini in Terra Santa. Essi in genere videro i loro statuti confermati o riconosciuti dal Papa dopo pochi anni.
Agli Ordini cavallereschi, come alla Chiesa, in generale venivano destinate numerose donazioni, spesso in forma di terreni (un signore che diventava cavaliere dava i suoi beni al proprio Ordine).
Rapidamente, gli ordini divennero grandi proprietari terrieri in tutta l’Europa occidentale, lontano dal loro centro di attività. Di conseguenza, furono create delle strutture per gestire queste proprietà: questi possedimenti divennero noti come commende e i loro gestori venivano chiamati commendatori. Solo più tardi la parola “commendatore” fu sostituita da “comandante”, dandogli una parvenza militare.
Come Ordini religiosi, queste istituzioni furono sottoposte all’autorità del Papa, che in genere approvava i relativi statuti di ciascun Ordine e, quindi, gli dava una forma di riconoscimento ufficiale. In pratica, gli Ordini gestivano i propri affari, ma in tempi di crisi o di incertezza, il Papa interveniva direttamente, sia attraverso l’abolizione di un Ordine, la fusione con un altro Ordine, la riforma degli statuti, la nomina di un Gran Maestro, ecc..
L’ampio grado di autonomia del quale gli Ordini avevano goduto per lunghi periodi di tempo, a volte li portò a risentirsi di tali interferenze papali. Tuttavia, solo l’Ordine di San Giovanni e l’Ordine Teutonico guadagnarono abbastanza indipendenza e sovranità territoriale da poter essere considerati come “ordini sovrani”, e in entrambi i casi questo avvenne soltanto dopo il XIV secolo.
L’aspetto militare di questi Ordini monastici spiega perché essi sono chiamati Ordini Cavallereschi. Combattere era una attività professionale e i professionisti erano chiamati cavalieri.
L’ingresso nella categoria socio-professionale del cavalierato si basava su una serie di riti religiosi. Gli Ordini reclutavano persone che avevano raggiunto, o potevano raggiungere, lo status di cavaliere.
Questi Ordini sono denominati “monastico-militari”, a sottolineare la loro duplice natura, che li distingue da qualsiasi altra organizzazione del tempo. Anche se può sembrare difficile per i cristiani dei nostri giorni capire come si possa santificare se stessi uccidendo, questa nozione non sembrava così assurda in un momento in cui nacque l’espressione “milites Christi”. Alcuni Ordini, tuttavia, separavano i compiti e, mentre i cavalieri combattevano, a pregare vi erano i cappellani.
In realtà questi Ordini riflettevano nella loro struttura (cappellani, cavalieri, sergenti) i tre ordini della società feudale (clero, nobiltà e terzo stato).
In Conclusione gli Ordini monastico-militari potevano definirsi un’associazione i cui cavalieri, impegnandosi attraverso il giuramento solenne di rispettare le regole e gli statuti di un Ordine religioso, combattevano come soldati professionisti in una guerra di religione permanente, ma svolgevano anche attività religiose e caritative. Come ordini religiosi, queste associazioni di solito godevano dell’approvazione del Papa e cadevano in una certa misura sotto la sua autorità.
Un cambiamento importante avvenne nel 1291, quando San Giovanni d’Acri, ultima roccaforte crociata in Palestina, fu conquistata dagli arabi. Gli Ordini cavallereschi dovettero trovare una nuova ragione d’essere, dal momento che la Terra Santa era stata persa con poca speranza di riconquistarla.
Alcuni Ordini seppero gestire questo momento di transizione abilmente: i Cavalieri Teutonici, che si erano già insediati in Europa orientale e assorbito l’Ordine dei Fratelli della Spada, trasferirono tutte le loro attività nell’Europa orientale, dove si impegnarono nella colonizzazione delle aree ancora pagane della Polonia e sul Mar Baltico, e più tardi nella lotta contro la Russia ortodossa (e anche la Polonia cattolica).
L’Ordine di San Giovanni conquistò Rodi nei primi anni del 1300 e si trasformò in una potenza navale, perseguendo la lotta contro gli arabi e poi contro i turchi.
I Templari, che, in virtù della loro vasta rete di raccolta di fondi, erano diventati una sorta di banchieri, resistettero ai tentativi di fusione con l’Ordine di San Giovanni. Impaziente per questa resistenza, irritato dal disordine e dalla mancanza di moralità che prevaleva nell’Ordine, e probabilmente memore delle ricchezze dei Templari, il Re di Francia li fece arrestare sulla base di accuse pretestuose ed inventate, e costrinse il Papa a pronunciare la dissoluzione del loro Ordine (1312).
L’Ordine di San Giovanni divenne il destinatario di quasi tutti beni dei Templari, mentre due propaggini dei Templari sopravvissero come nuovi Ordini: l’Ordine di Cristo in Portogallo e l’Ordine di Montesa in Spagna.
I principali Ordini monastico-militari nati in Terra Santa al tempo delle Crociate, alcuni dei quali ancora oggi sopravvivono, sono:
Ordine del Santo Sepolcro come tale sorto nel 1099: Militi e Canonici, svolgevano la funzione primaria di custodia e guardia d’onore del Santo Sepolcro, officiandovi le funzioni religiose e assicurandone difesa armata. Oggi esso è un’Associazione Pubblica di fedeli, eretta dalla Sede Apostolica. Gode di personalità giuridica di diritto canonico nonché persona giuridica vaticana, ma al di là dei riferimenti storici e delle vicissitudini, ciò oggi ha valore ed interesse, è il ruolo affidato all’Ordine e che esso svolge, tramite la sua struttura operativa nell’ambito della Chiesa Cattolica e delle Comunità ove è presente.L’Ordine ha per scopo di rafforzare nei suoi membri la pratica della vita cristiana, in assoluta fedeltà al Sommo Pontefice e secondo gli insegnamenti della Chiesa, osservando come base i principi della carità dei quali l’Ordine è un mezzo fondamentale per gli aiuti alla Terra Santa; di sostenere ed aiutare le opere e le istituzioni culturali, caritative e sociali della Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarcato Latino di Gerusalemme, con il quale l’Ordine mantiene legami tradizionali;
Cavalieri Templari, sorti nel 1118-1119 (ufficializzati dal Papa nel 1139), soppressi nel 1312.
Cavalieri di San Lazzaro, sorti nel 1142
Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni in Gerusalemme, noti anche come Giovanniti, Ospitalieri, Ospedalieri o Gerosolimitani, sorti nel 1050 (ufficializzazione papale nel 1113).Da essi discendono, con diversi gradi di riconoscimento legale: il Sovrano Militare Ordine di Malta (o anche semplicemente in Ordine di Malta) costituisce il principale successore dell’antico Ordine dei Cavalieri di San Giovanni; è un Ordine religioso cavalleresco canonicamente dipendente dalla Santa Sede ed è presente in oltre 110 paesi dove, abbandonato l’impegno militare, realizza iniziative a carattere benefico ed assistenziale.È riconosciuto da gran parte della comunità internazionale come soggetto di diritto internazionale, pur essendo ormai privo del requisito della territorialità; il Venerabile Ordine di San Giovanni (riconosciuto dai paesi del Commonwealth); l’Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Brandeburgo (riconosciuto dalla Germania); l’Ordine di San Giovanni del Baliaggio dei Paesi Bassi (riconosciuto dal Regno dei Paesi Bassi); l’Ordine di San Giovanni del Baliaggio di Svezia.
Ordine Teutonico, fondato nel 1193 in Terra Santa.
Anche nella Penisola Iberica, durante la Reconquista, nacquero diversi Ordini monastico-militari. Questi sono:
Ordine Militare di San Benedetto d’Avis, fondato in Portogallo nel 1147;
Ordine Militare di Alcántara, fondato nel 1156 nel regno di León;
Ordine Militare di Calatrava, fondato nel 1158 nel regno di Castiglia;
Ordine di Santiago, fondato nel 1170;
Ordine di Montesa, fondato nel regno di Aragona nel 1312;
Ordine del Cristo, fondato in Portogallo nel 1317;
Ordine di San Giacomo della Spada, un germoglio dell’ordine spagnolo in Portogallo nel 1275.